L'Olimpia Milano conquista la terza stella della sua storia cestistica. La squadra di Ettore Messina travolge la “rivale storica” Virtus Bologna in una “gara 7” mai in discussione. Trascinata da Datome (premiato MVP della Finale con i suoi 16 punti), Milano prende subito il comando delle operazioni e non lo molla più. Scariolo paga una pessima serata al tiro dei suoi giocatori migliori (Belinelli termina la gara non avendo messo a referto nemmeno un punto): la Virtus non raggiunge i 10 punti sia nel 1° che nel 3° quarto. Nel finale del match, inoltre, le triple di Baron fanno esplodere il Forum. Quinto scudetto dell'era Armani Dal prossimo anno sulle canotte di Milano ci sarà una stella in più. L'Olimpia è la prima società italiana a conquistare il trentesimo campionato di Serie A, arrivato al termine di una stagione lunghissima. È stata necessaria l'ultima partita disponibile, gara 7 di finale scudetto, per battere la Virtus Bologna 67-55. La sfida decisiva al Mediolanum Forum di Assago è stata forse poco spettacolare, dominata più dalle difese che dagli attacchi in preda alla tensione, ma ha visto i padroni di casa trionfare con merito. Datome e compagni sono partiti meglio (21-9 nel primo quarto), hanno mantenuto un buon vantaggio sulla Virtus per tutto il match e nell'ultimo periodo hanno scavato il solco definitivo. Quinto scudetto dell'era Armani, che per la prima volta da proprietario dell'Olimpia festeggia il bis. Bologna si arrende per il secondo anno consecutivo: in stagione ha giocato 12 volte contro Milano, vincendo 7 partite, ma in quella più importante è stata tradita dai suoi big in una pessima prestazione offensiva. Zero punti per Belinelli, il miglior giocatore della serie fino alla vigilia dell'ultima gara, 10 per Teodosic ma con il 33% dall'arco e lo 0% dall'area, appena 7 per Hackett. L'ultimo a mollare è stato Shengelia, 13 punti ma 6 palle perse. In due quarti (il primo e il terzo), la Virtus non è riuscita nemmeno ad arrivare a 10 punti, intestardendosi in triple forzate (8/32 cioè il 25% realizzate) e costruendo poco: 16 turnover e appena 12 assist. La squadra di Messina nel primo tempo ha invece prodotto 38 punti nonostante le poche triple prese e segnate: Datome, premiato MVP della Finale, è stato il leader della serata con 16 punti, esempio della facilità con cui l'Olimpia è riuscita ad arrivare al ferro avversario. Anche Hines, sottotono nelle prime partite della serie, con 8 punti nel primo tempo è stato fondamentale per l'allungo e per sopperire ai problemi di falli di Melli. Entrando nel quarto periodo con un rassicurante +14 (un bassissimo 48-34), l'Olimpia ha respinto i tentativi di rimonta di Bologna e le insidie della sua difesa a zona con le prime e decisive giocate di Napier e Baron. A due minuti dalla fine il Forum era già certo della vittoria e si è lasciato andare al suono della sirena in una felice invasione di campo.