Una domanda che sicuramente ti hanno fatto tutti: cosa ti ha fatto decidere che era arrivato il momento di dire basta a questo sport come giocatore?
A 35 anni faticavo a stare in una squadra che compete in Europa, e quindi ho deciso di smettere con il campo, ma rimarrò all’interno della società biancorossa.
Hai pubblicato un fumetto intitolato “il gigante del campetto” che io ho subito comprato, dopo il triste annuncio del tuo ritiro e letto con estrema rapidità e attenzione. Sarebbe stupido e tremendamente falso negare che mi sia piaciuto tantissimo.
Come è nato? Mi ci vedevo bene e mi è piaciuto il risultato finale, quindi l'ho pubblicato.
Altra domanda che ti avranno già fatto tanti giornalisti, sicuramente più quotati del sottoscritto: chi è stato o chi sono stati i tuoi giganti nella vita?
La famiglia sicuramente e poi tante altre persone che mi hanno aiutato a crescere sia professionalmente che umanamente.
Ultima domanda: tre parole che descrivono il Datome cestista, quello impegnato nel sociale, compagno di vita e padre.
Cavolo, difficile questa risposta... Dunque: Curioso leale e testardo.
Questo è il “gigante” Gigi Datome, che io ringrazio per l’intervista che mi ha concesso, confermando la mia impressione ovviamente estremamente positiva su di lui.